È record per la Danimarca: il 42% dell’energia elettrica nel 2015 è stato prodotto grazie all’eolico, anche se i 2 maggiori impianti erano offline. Sono dati dell'operatore di rete Energinet.
Secondo ANEV, una legge approvata dalla Regione Sicilia ostacola fortemente lo sviluppo dell’eolico sul territorio dell’isola. Secondo l’associazione, la legge che blocca l'eolico sopra i 200kW è illegittima e viola le norme nazionali e sovranazionali.
Le turbine eoliche del futuro potrebbero essere collocate in posti sottovalutati finora. Ad esempio in corrispondenza dei viadotti. Potrebbe così essere superato uno dei grandi ostacoli allo sviluppo dell’eolico, che rispetto al fotovoltaico non può essere collocato sui tetti delle abitazioni con la speranza di produrre grandi quantitativi di energia.
Secondo i dati dell’EWEA, le installazioni eoliche offshore nella prima metà del 2015 hanno toccato quota 2.342,9 MW, dato record. Come risultato, la capacità offshore in Europa arriva a 10.393,6 MW, con 82 parchi eolici in 11 Stati.
In Cina, la National Energy Administration (NEA) ha fissato nuove norme di accesso al mercato per gli impianti a energia eolica, che sono in vigore da inizio luglio. L'obiettivo è quello di migliorare la tecnologia e la qualità degli impianti, rafforzare il monitoraggio e la supervisione del mercato e promuovere uno sviluppo sostenibile e sano dell’industria manifatturiera degli impianti a energia eolica. Chi non si attiene a queste norme rischia multe e limiti all’immissione di prodotti sul mercato cinese.
L'eolico offshore costa sempre meno in Gran Bretagna e presto diventerà più economico del gas. A confermarlo è un nuovo studio condotto da BVG Associated per conto di Statkraft, primo produttore di energia rinnovabile in Europa.
Eolico in Danimarca. La scorsa settimana il paese è riuscito a produrre così tanta energia grazie al vento da soddisfare la propria domanda di energia elettrica nazionale, esportandone una parte anche in Norvegia, Germania e Svezia.